La Casa Professa dei Gesuiti è un edificio costruito tra il 1599 ed il 1623 come sede della Compagnia di Gesù.
I Gesuiti, riconosciuti come ordine religioso da Paolo III nel 1540, vi si stabilirono nel 1544 e lo stesso S.Ignazio di Loyola vi abitò, occupando un piccolo appartamento composto da un vestibolo, una camera da letto, una saletta per le visite ed una piccola stanza riservata al fratello coadiutore che lo assisteva: qui la morte lo colse il 31 luglio 1556. La ricostruzione dell’edificio fu voluta dall’allora Generale della Compagnia di Gesù, padre Claudio Acquaviva, grazie al finanziamento del cardinale Odoardo Farnese che si avvalse di un progetto dell’architetto Girolamo Rainaldi. Il vecchio edificio fu quasi completamente demolito, fatta eccezione per le 4 stanze che avevano costituito l’appartamento di S.Ignazio.
La Casa Professa presenta quattro facciate in laterizio che prospettano, rispettivamente, su piazza del Gesù, via d’Aracoeli, via di S.Marco e via degli Astalli: sono caratterizzate da massicci cantonali a bugnato e da una larga fascia marcapiano che separa il pianterreno dagli altri due piani (la sopraelevazione è ottocentesca), ognuno con una sottile fascia marcapiano poggiante sulle finestre.