Da settembre 2016, in un complesso piano di riforma e riassetto delle strutture del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, voluto dal ministro Dario Franceschini, è nato a Roma il Museo delle Civiltà. La sua istituzione raggruppa in un unico organismo quattro importanti musei nazionali: il Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, il Museo Nazionale dell’Alto Medioevo, situati nella parte monumentale del quartiere EUR e il Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci”, ancora nella sua storica sede di Palazzo Brancaccio. A questi si aggiungono l’acquisizione della collezione dell’IsIAO, Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, e il deposito del patrimonio storico-artistico dell’IsMEO, Istituto italiano per il medio ed estremo Oriente. L’istituzione di questo importante luogo della cultura intende gestire, valorizzare e promuovere in modo unificato e innovativo collezioni archeologiche ed etnografiche uniche in Italia.
L’intervento consistite nel restauro di due grandi mosaici parietali denominati “Le corporazioni di Enrico Prampolini, che si trova sulla parete esterna del Museo delle Scienze e “Le Professioni e le Arti” di Fortunato Depero, posizionato sulla parete del Museo delle Arti Popolari e nella messa in sicurezza delle a lastre lapidee in travertino e marmo di Carrara presenti sulle facciate dei prospetti.